Giovedì 13 Febbraio ore 19.30
con: Marco Bettoni Pojaghi e Federica Bassetti
Dal capolavoro della scrittrice Anna Banti Artemisia finalista premio Strega nel 1948, Marco Bettoni Pojaghi e Federica Bassetti propongono un’esperienza teatrale a due voci che da una breve introduzione critica, condurrà gli spettatori nel vivo del rigoglio artistico del nostro Barocco secentesco.
Un viaggio attraverso i vari livelli letterari offerti dalla Banti con in mente un unico copione: il testo e la sua bellezza assoluta, sciolta da ogni paragone novecentesco.
L’introduzione narrata e curata dal prof. Bettoni Pojaghi, maestro dell’ambientazione storica e guida culturale alla scoperta del tesoro letterario firmato Banti, avrà l’effetto di un trampolino magico per Federica Bassetti, cultrice e interprete di personaggi storici di impatto, che evocherà la grande pittrice Artemisia Gentileschi partendo dal suo lungo e avventuroso viaggio in nave fino a Londra, ormai quarantenne alla corte di Elisabetta I. Tornando indietro alla Gentileschi giovane, tragica e geniale a Roma: alla Gentileschi che sapeva dipingere come un uomo, si diceva, e che è tanto vicina nelle sua esistenza più intima alla tragedia lunare e liberatoria di ogni donna che non abbia saputo rinunciare alla propria intelligenza pur recintata; e al proprio potere spirituale, mai spento.
Gli interpreti:
prof. Marco Bettoni Pojaghi
germanista, direttore dell’Istituto Italo-Tedesco di Roma, scrittore e critico, a lungo firma del “Corriere” a Bolzano.
Conoscitore profondo del mondo mitteleuropeo (Bettoni Pojaghi ha trascorso più di 10 anni in Germania), si è dedicato da molti anni alla presenza culturale del Nord a Roma, scrivendo tra l’altro il primo libro sul più antico sito germanico della Capitale, il “Campo Santo Teutonico” in Vaticano.
Attualmente cura settimanalmente una rubrica di Aforismi su un quotidiano nazionale, collabora con l’Ambasciata di Germania e ha pubblicato due ampi saggi – nel 2024 – su Anna Banti.
Federica Bassetti
Ricercatrice teatrale, regista e autrice, interpreta da diversi anni personaggi storici senza l’uso di copioni scritti, a partire dallo studio e con attenzione al femminile tra mito e filosofia, coltivando la tragedia greca e la passione per la fiaba.
Ha scritto ultimamente un saggio dedicato a Greta Garbo, ricerca sul gesto atteso da un’intera epoca.
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