La collezione di arte del Gandhara è costituita da oltre 30 pezzi archeologici di varie dimensioni, anche monumentali, che illustrano molti soggetti che questa cultura di matrice ellenistica ha saputo contaminare con altre figure asiatiche: Ercole che diventa la divinità buddhista Maitreya, Atlante che viene inserito nei racconti mitici buddhisti come anche Indra dimostrando come già nel I secolo sia potuta esistere una cultura capace di globalizzare il Vecchio Continente.
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