Uno spettacolo ideato e diretto da Giorgia Filanti
Tra il febbraio 1692 e il maggio 1693 Salem è stata il palcoscenico della più sanguinosa caccia alle
streghe nella storia degli Stati Uniti .Come l’ isteria ,il bigottismo hanno portato ad un unico
pensiero di massa e alla uccisione di persone innocenti….oppure no. Come progetto mi soffermerei
su un altro punto ..la trasformazione del pensiero : se il trascendentale esistesse realmente e se
fosse accaduto in quell’ anno realmente qualcosa di potente e inspiegabile !? Se le giovani che
abbaiavano e strisciavano a terra come animali fossero state dei canali…di connessione con
qualcosa di altro?? Se la loro trasformazione collegata alla natura fosse “reale ” Mi piacerebbe
raccontare la storia di una di queste donne in una performance ..donne .che furono le artefici di
Salem e anche le vittime stesse e creare il ” ragionevole ” dubbio !
Di Cormac Mccarty
Regia: Maurizio Di Meo
Con Salvo Lupo, Mirco Tahoun
In un piccolo appartamento nei sobborghi di New York, un ex detenuto afro americano divenuto in seguito un cristiano evangelico, porta in salvo un professore bianco dopo che quest’ultimo ha tentato un suicidio gettandosi sui binari del Sunset Limited. Il prete cercherà di scoprire chi si nasconde dietro un uomo che sembra non provare più alcun interesse per la vita, ne conseguirà un intenso dialogo dove si affronteranno temi esistenziali di carattere universale che affonda nelle problematiche di una società sempre più alienante fino ad arrivare alla ricerca della fede e del perchè le persone si aggrappano ad essa.
Attraverso un dialogo serrato e intenso C. Mccarty affronta con grande maestria nella scrittura la vita di due uomini che sono l’uno l’opposto dell’altro, con due visioni completamente agli antipodi, di cui la loro differente etnia sembra creare un contrasto nell’unicità delle loro idee, identificando cosi quelle che sono le sfaccettature che caratterizzano la società americana.
Testo di Sandro Battisti
Suono di Stefano Bertoli
Dal triclinio notturno, Ecate rivela i prolungamenti dell’Eterno Nome, le estensioni di profonde valenze divine, i racconti d’arcaici misteri. Ali viali e decisioni intersecate in folate ginoidi d’attesa radiante: chi cosa dove, praticando la Sua stessa via?
Sandro Battisti è uno dei fondatori del movimento letterario connettivista. è uno degli editor di Kipple Officina Libraria ed è curatore della collana “non aligned objects”.
Stefano Bertoli, fonico, musicista e conduttore di clinic. Dai primi del 2000 si concentra sugli strumenti acustici non convenzionali come Yaybahar e Waterphone.
L’etimologia greca della parola metamorfosi è mutare forma. Questo fenomeno, ovvero alcune manifestazioni di esso, sono l’oggetto di questa indagine il cui titolo è Forme Mutanti.
Partendo da questa varietà infinita, visto che in qualche modo tutte le forme, anche solo per esistere devono essere mutanti, si è quindi deciso di concentrare la nostra attenzione su alcuni fenomeni legati al cambiamento dell’aspetto esteriore. Questo presuppone che esista una componente interna che nel fenomeno metamorfico potrebbe non cambiare, come se ci fosse un elemento costante e il cambiamento riguardi l’involucro ma non il suo contenuto.
La parola mutante definisce uno di quei fenomeni che appartengono a quelle categorie che possiamo definire astratte, in questo particolare caso, per la transitorietà che essa implica.
L’aver scelto di focalizzarci solo sul cambiamento esteriore è possibile ? O à forse solo un’illusione? O la natura, che di questi fenomeni ne produce a bizzeffe, induce dei cambiamenti più profondi anche quando sembrano solo superficiali? Quali di essi possiamo effettivamente ascrivere alla categoria della metamorfosi? Alcuni dei tanti quesiti legati a un tema che è parte integrante del nostro sentire e che viviamo dall’interno essendo uno dei meccanismi che garantiscono in parte la nostra sopravvivenza.
Il giorno 15 dicembre 2024 La fondazione opera Luciofero Presenta “Canto di Natale”
Canto di Natale
di Charles Dickens
con
Fabrizio Martorelli
regia di
Antonio Mingarelli
Adattamento Fabrizio Martorelli
Sonoro e musiche originali Roberto Fiore
Assistente alla regia Claudia Federica Petrella
Chi di noi vorrebbe davvero tornare indietro e trovarsi spettatore delle proprie sconfitte? Quante volte pensiamo con raccapriccio e vergogna al momento in cui abbiamo la coscienza di aver sbagliato e scacciamo via lontano quel pensiero, come se scottasse nella testa. Davanti a un brutto ricordo il nostro primo desiderio è che il ricordo sparisca dalla nostra memoria, il secondo è quello di tornare indietro per riviverlo e poter fare diversamente.
Ebenezer Scrooge è costretto a rivivere queste febbri come nel momento in cui accaddero, ripercorre gli errori della sua vita passata e tocca con mano quali saranno le terribili conseguenze del suo agire. Ma questa coercizione è in realtà l’occasione di ravvedersi, di cambiarsi. Con lui, in questo vorticoso viaggio nel tempo, i protagonisti di questa storia fantastica saranno gli spettri, entità ormai senza vita che nella notte di Natale provocheranno il riscatto dell’uomo; i fantasmi, come metafora di un’inconoscibile che permea il tempo passato presente e futuro, sono il ‘medium’ dell’irrazionale che domina il reale. Guide attraverso la conoscenza (non la coscienza) di se stessi.
La possibilità di Scrooge è quella di permeare se stesso: scendere fino in fondo al suo coraggio, incontrare sè bambino, rivedere l’unica donna che abbia amato, capire tutti gli annullamenti che ha fatto, sta facendo e farà in vita. E alla fine superare la prova di un cambiamento con l’unica dote che i suoi visitatori ultraterreni non hanno: l’umana vitalità.
In scena un solo attore a interpretare tutti i personaggi, quasi a voler dare un’unica voce, un’unica grande intensità a tutte le anime che popolano il racconto. La scena è una immaginaria soffitta, luogo della memoria all’interno del quale il narratore, in una sorta di smarrimento, rievocherà tutta la storia in una frenetica possessione. Nella quale ogni dialogo prende forma di monologo, come a sottolineare non solo la solitudine da cui parte il protagonista, ma anche la necessaria relazione e l’incontro con l’altro che inevitabilmente lo modificherà.
La Fondazione Opera Lucifero è lieta di invitarvi, il giorno 08 dicembre 2024 alle ore 17:00 ,all’incontro “Fede e Ragione” dedicato ad Andrea Conte: si dibatterà su vari temi filosofici, teologici e scientifici.
i temi tarattati:
“Oltre il pregiudizio dell’irrazionale. La fede e il mistico come conoscenza incarnata” con Andrea Velardi
“Interconnessioni e corto circuiti tra ragione , emozioni, e fede” con Cecilia Costa
“Il mistico come sfida alla razionalità” con Stefano Oliva
Giorno: 1 Dicembre, h 19.30 Scritto e diretto: Ilaria Sartini Assistente alla regia: Federica di Cori
“Sirio e Febe” è uno spettacolo di teatrodanza, scritto e diretto da laria Sartini, che appare anche tra i protagonisti, nel personaggio della Febe, accanto a Vincenzo Guastamacchia, nei panni di Sirio. La sceneggiatura, ricca di allegorie, muove dal mito per restituire il dramma della giovane coppia di innamorati, costretta a fare i conti, per la prima volta, con la forza e la pericolosa irruenza dei sentimenti reciproci. Lo spettacolo è introdotto da “Catartica”, mostra fotografica di Marco Tanfi, i cui scatti, sono un rimando alla sfera emozionale di “Sirio e Febe”.
Danza, teatro, musica e fotografia: la multidisciplinarietà di “Sirio e Febe” indaga con delicatezza tutte le sfaccettature del dramma d’amore giovanile, e presenta al pubblico la necessità di una rinascita, come sfida personale.
Ilaria Sartini partecipa a diverse rappresentazioni teatrali sia come scenografa, che attrice, che regista.
24 novembre 2024
Imbattendomi in stravaganti e alternativi punti di vista su figure della nostra storia scolastica, ho continuato ad approfondirne il tratto in un red carpet di personaggi che, come noi, eroi dei nostri tempi, si arrabattono in vicende complicatissime precorrendo workout di allenamento alla vita. Rimescolando tali punti di vista, ho notato come questo pantheon di personaggi, eroi dei loro tempi, colpisce e descrive l’insicurezza umana più profonda. Cosa c’è di meglio che affrontare le vicende in cui si barcamenano annaspando in un garbuglio cosmico?
Susanna Lauletta: Nata nel 1989. Attrice con formazione in Commedia dell’Arte, teatro classico, teatro fisico, parallelamente ha lavorato per diversi registi come aiuto regia, ruolo svolto anche presso il Teatro Argentina di Roma. Dirige la Compagnia SilipoLauletta occupandosi di tutto ciò che riguarda la messa in scena.
Il giorno 07 dicembre 2024 alle ore 16,30 la Fondazione Opera Lucifero è lieta di ospitare la presentazione del libro “Tiziano Terzani contro la guerra” di Gloria Germani ed. Terra Nuova. Sarà presente l’autrice.
La Fondazione Opera Lucifero il giorno 19 novembre 2024 è lieta di ospitare la presentazione degli “Incontri con il cinema Buddhista”